CORSO DI PIZZICA SALENTINA A MILANO
Scopri il corso di Pizzica Salentina a Milano della scuola di ballo e danza Mediterranea Danza e Arti!
Vieni a condividere ciò che di unico e speciale possiamo offrirti nel trasmettere la bellezza, la gioia, il divertimento e la conoscenza di questo ballo.
Con MUSICA DAL VIVO!
CORSO DI PIZZICA-PIZZICA 2024-2025
Il mercoledì
BASE ore 21,00-22,00 per chi inizia per la prima volta
AVANZATO ore 20,00-21,00 per chi ha già partecipato ad altri corsi
CLICCA QUI E CONTATTACI SUBITO PER ISCRIVERTI
Corso di Pizzica Salentina base, i primi passi: I passi della Pizzica Pizzica scanditi dal ritmo del tamburello, trasmettono tutta la gioia e il divertimento di questa danza tradizionale salentina che trae origini e legami con le espressioni dell’antico mondo rurale del Sud Italia. La Pizzica-Pizzica si danzava infatti tradizionalmente nelle occasioni rituali: matrimoni, battesimi, festa del raccolto e tutti i momenti salienti legati alla famiglia contadina, ai cicli delle stagioni e della terra. Corso di Pizzica Salentina avanzato, approfondimenti : La Puglia è una regione ricca di danze popolari, in questo corso scopriremo le differenze tra Pizzica dell’ Alto e Basso Salento, le loro riproposte moderne, ma anche altre Tarantelle di questa regione. Della Pizzica del Basso Salento, scopriremo le figure più belle della danza di coppia e i passi della riproposta. Proveremo i passi della Pizzica Pizzica dell’Alto Salento e le sue diverse forme coreutiche e musicali. |
I corsi di Pizzica Salentina a Milano della scuola Mediterranea Danza e Arti sono rivolti a tutti e proposti attraverso un avvicinamento alla danza popolare che tiene conto degli elementi di divertimento e di pratica, offrendo la possibilità di entrare in contatto con cultura e tradizioni di appartenenza.
Si svolgono con musica dal vivo!
PIZZICA SALENTINA
La pizzica-pizzica Appartiene all’ampia famiglia delle tarantelle meridionali, è una danza di coppia (anche mista) con i danzatori che si alternano all’interno di un cerchio di persone chiamato ronda, composto da suonatori e spettatori. I ballerini, uniformandosi al ritmo della musica e mettendosi in sintonia e ascolto l’uno dell’altro compongono, in un dialogo vivo ed intuitivo, le modalità dei codici coreutici.
Lo scopo del corso è di conoscere la danza tradizionale ed i vari aspetti della Pizzica-Pizzica: apprendimento della danza con passi e variazioni possibili, la struttura musicale, la dinamica della danza con modalità d’entrata, scelta del compagno e invito, rapporto tra i danzatori, il contesto e l’aspetto culturale e sociale.
Un momento di condivisione, comunicazione, ascolto partecipe e gioco; rivolto a tutti, a chi si avvicina per la prima volta e a chi già balla e vuole approfondire aspetti pratici e teorici della pizzica-pizzica.
LA PIZZICA TARANTATA
La storia ci racconta che una volta nel Salento non era raro essere morsi dalla tarantola: le persone pizzicate iniziavano a star male e l’unico modo per guarirle era suonare e lasciare che ballassero fino a guarire.
In realtà le danze e la musica che tradizionalmente erano intese come il mezzo per guarire da certi disturbi, attribuiti dalla credenza popolare al morso della tarantola, erano lo strumento per esprimere e forse per guarire mali ben differenti.
Nel 1908, uno studente salentino di medicina, Francesco de Raho, nel presentare la sua tesi di laurea a Roma, così scriveva sul tarantismo:
“”Nel Salento la danza detta del ragno, volta a trattare e possibilmente a guarire il male provocato, si dice, dal morso, reale o supposto, di una tarantola, ha per supporto musicale una variante locale della tarantella, chiamata pizzica tarantata.
E’ stato provato che l’effetto di questo morso è generalmente immaginario. Ma per la credenza popolare, il veleno della tarantola produce alla vittima uno stato patologico accompagnato, si dice, da un bisogno irresistibile di danzare. Si dice anche che la funzione di questa danza terapeutica è quella di espellere il veleno attraverso il sudore.””
Nell’estate del 1959 a Nardò, Galatina, Maglie e altri paesi dell’estremo sud della Puglia, l’équipe guidata dallo studioso napoletano Ernesto De Martino svolse un’inchiesta antropologica sul Tarantismo nel Salento i cui esiti furono pubblicati nel 1961 nell’opera La terra del rimorso.
Nella sua opera De Martino inserisce il fenomeno del tarantismo nell’ambiente sociale e culturale della gente povera della campagna, soprattutto donne e adolescenti che dovevano partecipare per vivere o sopravvivere al duro lavoro dei campi; un contesto dove il morso diventa rimorso, coscienza di una sofferenza inespressa, dove la malattia è considerata vergognosa e la terapia comunque un fatto molto privato.
Oggi la pizzica sopravvive non più nella sua funzione sociale che ci racconta De Martino, ma come luogo della memoria e, comunque, come segno di una ritualità senza tempo che si esprime attraverso la musica e la danza.