Corso

Flamenco

Il Flamenco è un’arte viva!

Un viaggio che risuona profondamente nel cuore di chi lo vive; una forma d’arte che ha varcato frontiere e richiamato un immenso pubblico di appassionati conquistati dal suo linguaggio emozionale. Un’arte intensamente legata alla vita, che origina da molte gestualità e musiche sedimentate in Andalusia, un fenomeno affascinante e articolato che esprime con il canto, la danza, la musica e la poesia, le emozioni dell’animo umano.

Orari e livelli delle lezioni dei corsi di Flamenco condotti da Rossella Cicero in Viale Monza n. 16, Milano

-INICIACIÓN (base): lunedì ore 19-20,15  

-PRINCIPIANTE CON BASI: giovedì ore 19-20,30 

-INTERMEDIO 1: giovedì ore 20,30-22,00

-INTERMEDIO 2: martedì  ore 20,30-21,30 

TECNICA INTENSIVA il venerdì 

ore 19,00-20,00 principiante con basi

ore 19,30-20,30 intermedio

 

Quando si parla di Flamenco, si evoca immediatamente la danza, il suono di una chitarra, il ritmo dato dal suono dei palmi delle mani, la voce flamenca del canto. Un intero universo musicale che poggia su un sistema di codici di comunicazione che tracciano forme e strutture, consentendo agli artisti di comunicare tra loro nella successione delle varie fasi della danza, del canto e della chitarra. 

Imparare a ballare Flamenco vuol dire imparare a conoscere questo linguaggio, scoprendo le caratteristiche del baile, il gioco ritmico dei piedi, il rapporto profondo con il cante e la chitarra, la relazione inseparabile con il compás (ritmo)

È importante, per le persone che si iscrivono ad un corso, sapere che il baile flamenco è intimamente connesso al cante e che numerose e differenti sono le forme ritmiche e melodiche (palos) con le quali si rapporta ed esprime.

Se inizi con le lezioni di flamenco, potresti convincerti che è l’attività che stavi cercando. Oltre all’eleganza e all’arte che trabocca da tutte le parti, è una bella opportunità per mettersi in forma ritrovando il benessere psicofisico.  

Il Flamenco, infatti, per sua stessa natura vive abitando nel corpo con il quale si esprime con  immediatezza e spontaneità, ciò si traduce in un aiuto a ritrovare il  piacere  di vivere con vitalità, scioltezza e forza espressiva. 

Il lavoro energico dei piedi nello zapateado, le gambe solide che sostengono il tronco connettendosi alla terra, il bacino stabile e sinuoso, il busto allungato,  le spalle aperte, il linguaggio espressivo delle braccia e delle mani, l’intensità dello sguardo,  sono tutte caratteristiche che donano benefici  facilmente riscontrabili nel  miglioramento della  tonicità muscolare, della circolazione sanguigna, dell’equilibrio, della coordinazione, del portamento,  della presenza e dell’armonia di tutto il corpo.

Le lezioni

Una buona lezione di flamenco è quella ben strutturata, volta allo studio delle componenti tecniche ed artistiche che caratterizzano il baile flamenco. A Mediterranea le lezioni iniziano con esercizi di riscaldamento come preparazione fisica per condurre verso una migliore consapevolezza del corpo, del movimento e della percezione di sé, allenando globalmente l’esperienza motoria.

Si passa poi agli esercizi tecnici  (braccia, mani, marcajes, camminate, giri) e alla tecnica dei piedi e taconeo con combinazioni ritmiche, mettendo sempre in relazione movimento fisico e compás.

Segue lo studio di una sequenza coreografica di un palo specifico (ritmo, carattere, struttura, interpretazione) la cui difficoltà varia a seconda del livello di ciascuna classe. 

A conclusione della lezione, si assimila il lavoro svolto attraverso una improvvisazione guidata.

Le classi sono sostenute una volta al mese da musicisti che accompagnano la lezione con chitarra e cante dal vivo.

Dove e quando

Orari e livelli delle lezioni dei corsi di Flamenco in Viale Monza n. 16, Milano:

-INICIACIÓN (base): lunedì ore 19-20,15  

-PRINCIPIANTE CON BASI: giovedì ore 19-20,30 
-INTERMEDIO 1: giovedì ore 20,30-22,00

-INTERMEDIO 2: martedì  ore 20,30-21,30 

TECNICA INTENSIVA il venerdì 

ore 19,00-20,00 principiante con basi

ore 19,30-20,30 intermedio

Come vestirsi a lezione

Per i principianti che vogliono mettere alla prova la propria motivazione, l’outfit è libero. Consigliamo di portare

scarpe da città chiuse con tacco robusto e spesso.  La scarpa deve tenere bene il piede durante gli esercizi di “zapateado” (niente décolleté o scarpe da ginnastica, tacchi a punta o sandali). La suola preventivamente pulita e le scarpe utilizzate solo per la lezione (no strada).

Per quando si inizia a frequentare le lezioni, ecco i capi e gli accessori da utilizzare:

  • Una t-shirt dal taglio semplice
  • Una gonna lunga e ampia, per le ragazze, non troppo pesante, che permetta di ballare comodamente.
  • Le scarpe da Flamenco sono la cosa più importante. Una scarpa di qualità produce un suono chiaro e deciso e renderà più facile imparare e progredire. Scarpe ben progettate con materiali di prima qualità renderanno il tuo peso meglio distribuito, facendo sì che la colonna vertebrale, le ginocchia e le caviglie non ne risentano.

Raccomandiamo di chiedere consiglio all’insegnante circa i migliori fornitori.

A chi è rivolto

Il Flamenco si distingue per non avere parametri vincolati all’aspetto fisico. Questa forma di danza accoglie persone di tutte le età e condizioni fisiche, la cosa importante è sentire ed esprimere con sincerità il gesto danzato e non limitarsi alla forma. 

Il corso è rivolto sia a chi si avvicina per la prima volta sia a chi desidera proseguire il percorso di conoscenza. Il Flamenco non è un ballo di coppia e dunque ci si può iscrivere singolarmente. 

Scegli il tuo livello e vieni a sperimentare! A Mediterranea troverai 4 livelli: 

  • INICIACIÓN (base): Rivolto a chi non ha mai ballato Flamenco e desidera avere un primo approccio con quest’arte.
  • PRINCIPIANTE CON BASI: Rivolto a chi ha già frequentato corsi di Flamenco da almeno un anno; già  possiede quindi  un minimo di esperienza di zapateado e di coordinazione dei movimenti ed è in grado di eseguire una breve sequenza coreografica.
  • INTERMEDIO 1: Rivolto a chi studia regolarmente da almeno tre anni e già padroneggia la tecnica base del piede nello zapateado. Conosce il compás di tangos, alegrías o bulerías,  ed ha già appreso almeno una coreografia di questi palos.
  • INTERMEDIO 2: In questo livello si prosegue e perfeziona la tecnica  e si approfondisce la struttura completa della danza di uno stile specifico. L’accento viene posto sul perfezionamento dell’esecuzione ed espressività. Possono venire introdotti elementi come manton (scialle), abanico (ventaglio), baston (bastone).
  • Per tutti raccomandiamo inoltre di seguire le lezioni di TECNICA INTENSIVA (le trovi cliccando qui).

Info in breve

Per partecipare ai nostri corsi annuali è necessario essere associati. 

Trovi il modulo per la domanda in segreteria.

Il certificato medico è obbligatorio, va prodotto al momento dell’iscrizione e rinnovato entro la scadenza.

E’ possibile prenotare la visita medica in sede a prezzo dedicato. 

Richiedici tutti i dettagli!

L’insegnante, Rossella Cicero

Inizia l’insegnamento del Flamenco nel 1991, da questa data conducendo regolarmente corsi e seminari. Nel 1995 fonda la sua scuola Mediterranea Danza e Arti. È tra le prime a Milano ad esibirsi e ad organizzare tablaos (Le Scimmie – Coco Loco).  Ha  preso parte a numerosi progetti artistici e culturali come danzatrice, coreografa, regista in collaborazione con musicisti e gruppi musicali: José Salguero, Alberto Rodriguez, Rubén Díaz, Alfredo Lagos, Antonio Canales (video ‘Sevillanas’ – Fabbri Ed.), Gazy Makhoul, Jamal Ouassini, Rhapsodija Trio, Cristiano Costanzo.

Ha collaborato con Mirella Rosso (Zelig Circus), Giangilberto Monti, Claudio Bernieri nel film-documentario ‘Zingari in carrozza’. Ha preso e prende parte a numerosi spettacoli, festival interculturali e conferenze tra cui: Festival del Mondo Arabo S.Severina (KR), Conferenze sul Flamenco, Segrete di Bocca (Mi), Porte aperte in Mondadori (Mi); Giornata del Rifugiato (Mi); Nomadancefest, Festival Scrivere sui margini, Auditorium di Milano LaVerdi: lezione concerto ‘danze e suoni dal Mediterraneo’, Fuori Salone Milano per Efesto Art, BookCity ecc.

Ha iniziato a conoscere il Flamenco e la danza spagnola studiando con gli insegnanti della prima generazione milanese tra cui Elena Vicini. A Milano, molti gli artisti ed i grandi maestri che, invitati agli inizi degli anni ’90, iniziano dei veri e propri percorsi formativi: studia con Antonio Canales, Juan Ortega, Mayte Piqueras, Carmela Greco, Miguel Angel Espino, Trinidad Artiguez, fra gli altri. Prosegue la sua formazione recandosi spesso a Madrid, Cordova, Sevilla, Granada. Studia e collabora per molti anni con Inma Peréz Garrido e Candy Roman (C.ia Antonio Gades).
Fondamentale l’incontro con Belén Maya, ma sempre una grande ricchezza da ciascun artista/maestro incontrato e che continua ad incontrare: Andrés Peña, Maria del Mar Moreno,  Felipe Mato,  Irene La Sentío e molti altri.

L’attività didattica riveste un ruolo fondamentale nel suo lavoro.

incoraggiarli a esplorare con fiducia le proprie capacità e a fidarsi di esse.

Nell’insegnamento propone un approccio in cui lo sviluppo di abilità va di pari passo con l’esigenza espressiva  e  tiene conto del ruolo centrale dell’allievo nell’apprendimento: portare le persone a scoprire con fiducia i propri mezzi e a fidarsi di essi. Grazie al suo percorso e all’esperienza maturata, gli allievi apprendono facilmente a confrontarsi con il  fondamentale   linguaggio musicale scoprendone la chiave di lettura  con semplicità e divertimento e appassionandosi via via sempre più ai ritmi e alle complesse modalità del Flamenco.

Danzatrice elegante, in grado di trasmettere la potenza, la poesia  e l’emozione del gesto, sensibile  e con la capacità di percepire la danza come espressione vitale vicina a tutte le manifestazioni dell’animo umano.  Nelle creazioni  coreografiche  stabilisce immediatamente un rapporto emozionale di reciprocità tra musica e danza; l’intensità dei contenuti e la fisicità delle emozioni espresse nelle dinamiche precise, sono frutto del continuo guardare con occhi contemporanei al mondo della tradizione.

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